IL PODCAST DEL GSSI
Sidecar è il nome del podcast del GSSI che si occuperà ovviamente di scienza. In ciascun episodio del podcast, della durata di 30 minuti circa, docenti del GSSI guideranno gli ascoltatori e le ascoltatrici nell’esplorazione di un settore di studio lontano dal proprio.
Lo faranno intervistando nomi di altre prestigiose istituzioni, italiane e straniere, idealmente in viaggio accanto nel Sidecar. Il podcast del GSSI vuole quindi parlare di argomenti spesso inaccessibili al grande pubblico. L’obiettivo è diffondere la cultura scientifica, attraverso colloqui basati sulla curiosità e la voglia di approfondire.
Per Sidecar il GSSI ha coinvolto tanti ospiti di rilievo. Solo per citarne alcuni: il filosofo evoluzionista Telmo Pievani, il genetista Edoardo Boncinelli, l’economista Fabrizio Barca, la “madre dei plantoidi robot” Barbara Mazzolai. A intervistarli, fisici delle particelle, esperti di scienze sociali, cacciatori di onde gravitazionali, matematici e informatici del Gran Sasso Science Institute.
IL VIDEO
Per il lancio del podcast del GSSI sono stato chiamato a realizzare un piccolo spot video. Idea piuttosto divertente quella di lanciare un prodotto tipicamente audio con un video. Nel trailer abbiamo deciso di rappresentare in maniera evocativa alcuni momenti nei quali un utente medio potrebbe ascoltare il podcast.
Quindi seguiamo una ragazza mentre corre o mentre aspetta l’autobus. La vediamo mentre cammina per strada e mentre si muove nei corridoi dell’Università. Sempre con le cuffie nelle orecchie e le voci di Sidecar che lentamente si insinuano tra le note della musica. Lo slogan finale esplicita il concetto: La scienza sempre con te.
Ho girato il video con una Sony A7III montata su Gimbal Ronin S. Le inquadrature sono molto dinamiche e mai ferme. In fase di montaggio ho mischiato i vari momenti aggiungendo i testi che esplicitano alcuni degli argomenti del Podcast.
QUI il link ad un altro spot che ho realizzato per il GSSI
QUI il link al sito ufficiale del GSSI
QUI il link al sito di JON DO, l’agenzia per cui lavoro